
Cattedrale di Otranto
Otranto, particolare facciata Cattedrale
fotografo: Marco Rizzo
La Cattedrale, iniziata intorno al 1080 e consacrata al culto nel 1088, è dedicata all’Annunziata e si erge in p.zza Basilica, il punto più alto della cittadina. Salendo lungo via Basilica, si nota l’ingresso secondario alla Cattedrale definito da una cornice e da due piedritti ai lati, scolpiti in bassorilievo e raffiguranti otto dignitari ecclesiastici. Continuando si giunge in uno spiazzo triangolare dove la facciata, a doppio spiovente con al centro il magnifico rosone, cattura l’attenzione del passante. Il portale è sormontato dallo stemma dell’Arcivescovo Adarzo di Santander del 1674. L’edificio sacro si sviluppa su tre navate che terminano con absidi. Lo spazio interno è suddiviso da due file di colonne decorate con capitelli, per la maggior parte del XII secolo. Lungo le navate sono visibili tre altari a destra (La Resurrezione, S. Domenico di Guzman, L’Assunta) e tre a sinistra (La Pentecoste, La Visitazione, S. Antonio di Padova). La copertura è a capriate con cassettoni in legno color oro del 1693. L’elemento di maggior richiamo è il mosaico pavimentale, del 1163-1165, opera del monaco Pantaleone. Rappresenta l’albero della vita sorretto da una coppia di elefanti e animato da una moltitudine di personaggi biblici, storici, mitologici, angeli, diavoli e creature mostruose. Interessante da visitare è la Cripta sottostante.
Passeggiando sul lungomare e arrivando ai giardini si può fare un salto alla Chiesa Conventuale di S. Antonio rifatta nel 1962 dove, all’interno, si conservano cimeli barocchi: l’altare di S. Francesco, quello di S. Antonio e la tela della “Vergine e Santi” di Luca Giordano. Proseguendo per via S. Francesco di Paola e arrivando in via del Porto, si giunge alla Cappella della Madonna del Passo dove marciarono gli 800 Martiri, pronti ad incontrare la morte sul Colle della Minerva per non volersi convertire alla religione islamica. È una chiesetta molto semplice nelle sue forme architettoniche. Sul colle è ubicato, inoltre, il Santuario di S. Maria dei Martiri o di S. Francesco. Costruito nel XVII secolo, è annesso ad un complesso conventuale. La facciata è sobria, caratterizzata da un elegante portale e da un finestrone. Il luminoso interno ospita altari e tele barocche; molto particolare è l’altare maggiore, alle cui spalle c’è la grande tela che rappresenta la “Presa di Otranto” con il martirio dei suoi abitanti. Via Lungomare termina con una scalinata alla cui sommità si può godere di uno spettacolo mozzafiato all’ombra della Chiesetta di S. Maria dell’Alto Mare, dal sobrio prospetto. È in via Immacolata, prima del vicoletto che conduce al Bastione dei Pelasgi, che si trovano i resti della Cappella dell’Immacolata: sono ben visibili alcuni tratti delle mura perimetrali, qualche altare e l’annessa Porta a Mare.
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