
Otranto, Bastione dei Pelasgi
Otranto, particolare Bastione dei Pelasgi
fotografo: Marco Rizzo
Il borgo antico, delizioso e suggestivo, è circondato da una possente cinta muraria e da diverse torri: Torre Duchessa, Torre Ippolita, Torre Alfonsina. Il fascino del centro storico si percepisce subito dopo aver varcato Porta Terra, che immette in una piazza triangolare realizzata nella seconda metà del ‘500, e Porta Alfonsina, del 1481 dedicata ad Alfonso, Duca di Calabria, che liberò Otranto dagli Ottomani. Si cammina per un antico lastricato fatto di pietra viva che caratterizza tutte le viuzze, anche corso Garibaldi, dove si trovano tanti negozietti pronti a soddisfare ogni esigenza del turista.
Il corso si conclude in Piazza del Popolo dove si innalza la Torre dell’Orologio, edificata nel 1799 e impreziosita dallo stemma cittadino. A pochi passi dalla piazza c’è un espressivo monumento d’arte bizantina, la Chiesetta di S. Pietro ubicata nell’omonima piazzetta, tra via S. Pietro e via Ciatara. Successivamente si giunge a Porta a Mare; la piccola via in salita sulla sinistra porta, in seguito, al Bastione dei Pelasgi che si affaccia sul porto…qui il panorama è incantevole!
Nel centro storico, in Piazza Basilica, si trovano la Torre Campanaria di impianto normanno, la Cattedrale, l’Episcopio e il Seminario, costruito nel 1735 per volere dell’Arcivescovo Michele Orsi. Accanto, c’è Palazzo Lopez, sede del Museo Diocesano di Arte Sacra. Continuando a passeggiare, si incontrano diversi esempi di edilizia risalenti al ‘500 e al ‘700, numerose case a corte e, ai bordi delle vie, si possono scorgere delle grosse palle di granito catapultate dai Saraceni nel 1480.
Il grandioso Castello Aragonese, costruito tra il 1485 e il 1498 su un antico fortilizio di epoca romana o altomedievale, si trova nell’omonima piazza. Irregolare nella pianta pentagonale, è munito di torri circolari e di uno spuntone accentuato detto “punta di diamante”. Quest’ultimo, costruito nel 1578, si caratterizza per essere alto e tagliente, al punto da somigliare alla prua di una nave. Il Castello è circondato da un fossato ampio e profondo. L’ingresso è nobilitato dallo stemma di Carlo V; all’interno si apre una spaziosa piazza d’armi dalla quale, attraverso una scalinata, si arriva ai piani superiori. Al 1647 risalgono i lavori di consolidamento affidati al mastro leccese F. Saponaro, il restauro della Torre Matta e della cinta muraria. Agli inizi del 1800 l’apparato difensivo fu manomesso, nel 1897 poi parte del fossato fu riempito di terra per permettere l’accesso al borgo. Fortunatamente, alla fine del secolo successivo, si rimediò a tale errore. Oggi la struttura accoglie mostre temporanee e rappresentazioni, inoltre è possibile scorgerne la bellezza attraverso delle visite guidate.
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