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SalentoLecce, particolare Palazzo Palamieri

Lecce, particolare Palazzo Palamieri

Il borgo leccese offre una composita scenografia dove convivono in modo del tutto armonico tracce dell’Impero Romano accanto a palazzi rinascimentali, tardo ottocenteschi e barocchi. Non c’è un angolo della città in cui non ci sia un palazzo da ammirare. Si parte da Porta Rudiae e si prosegue per via Libertini, dove si incontrano molti palazzi del ‘500. Palazzo Zimara, al civico 44, si nota per un lungo balcone che attraversa tutto il prospetto. Al numero civico successivo, Palazzo Lecciso, particolare per la lunetta che sovrasta il portale formata da quattro volute annodate. Con un prospetto lineare, concluso da una cornice sostenuta da beccatelli, è Palazzo Forleo che si può ammirare al civico 72. Lasciando alle spalle p.zza Duomo, s’imbocca via Palmieri e l’attenzione si concentra su Palazzo Spada al civico 4. Le colonne del portale sono squamate come i tronchi delle palme e, al di sotto del balcone, si trova lo stemma degli Spada: l’aquila bicipite che stringe due spade. Del ‘700 è Palazzo Lopez Royo-Personè al civico 11 degno di nota per le finestre circolari che forano il fregio della trabeazione e per il disegno mistilineo delle porte e delle finestre a lira. La strada si apre su p.tta Falconieri dove, al civico 2, si staglia Palazzo Marrese che fa bella mostra di coppie di cariatidi germogliate dalle volute ai lati del portale. Riprendendo la passeggiata per via Palmieri, a far da padrona è la solenne linearità dell’impianto di Palazzo Palmieri, al civico 42, famoso anche per aver ospitato i re Bonaparte e Murat durante i loro viaggi in Puglia. Svoltando a destra per via Prato e proseguendo lungo la piccola stradina si incontra Palazzo dell’Antoglietta oggi Licastro-Scardino che conserva ancora lo stemma degli antichi proprietari. Il palazzo, seppur in uno spazio ridotto, ripropone in modo spettacolare la tipologia dell’androne e del cortile; l’eleganza della struttura è fornita da una scala che forma una loggia interna culminante al primo piano. In seguito si trova la p.tta dell’Arco di Prato in cui al civico 1 si erge Palazzo Costantini che fa bella mostra dell’eccentrica loggia e del portale fregiato dallo stemma.

Lo splendido percorso all’insegna dei palazzi continua per via d’Amelio e per via Idomeneo dove al civico 36 si erge Palazzo Gorgoni, la cui facciata è compresa fra il balcone a petto d’oca e la scala balaustrata: propone un esempio insolito di mignano, reso arioso da tre arcate in un felice rapporto di spazi concavi e convessi che permettono il riparo dai raggi del sole o dalla pioggia. In via Umberto I si trova Palazzo Adorno con il suo particolare bugnato, liscio all’esterno e sfaccettato nell’androne. L’edificio, costruito nel 1568, è notevole per la splendida veste decorativa.

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