
Lecce, scorcio invernale Marina San Cataldo
Lecce, scorcio invernale Marina San Cataldo
fotografo: Lorenzo Papadia
Dopo aver visitato il barocco leccese non può mancare una visita alle sei marine leccesi, raggiungili nel giro di quindici minuti circa. Così, a circa dieci chilometri a est di Lecce, si trova una delle marine più famose della città, San Cataldo, la cui costa è prevalentemente bassa e sabbiosa, anche se non mancano alcuni tratti rocciosi. Definito “il mare dei Leccesi” per la sua vicinanza alla città, è raggiungibile percorrendo l’antica strada costruita nel 1833 per collegare proprio i due luoghi. San Cataldo custodisce la Riserva Naturale “Le Cesine”, un faro, un piccolo porto turistico e i resti del porto mercantile, fatto costruire nel II secolo a.C. dall’Imperatore Adriano e che avrebbe dovuto rappresentare uno tra i più importanti punti di scambio con l’Oriente, distrutto poi per mano dei Turchi. San Cataldo iniziò a imporsi come luogo di villeggiatura quando, agli inizi del ‘900 le terre paludose che da qui si estendevano sino a Otranto, furono bonificate. Così, pian piano, la marina si è andata popolando. D’estate si organizza la Sagra del Pane, dove si possono degustare la “puccia con le olive” e i pizzi, un tipo di pane farcito con pomodoro e cipolla.
A circa quindici chilometri a nord da Lecce, solo cinque da San Cataldo, si trova la Marina di Frigole dove è possibile adagiarsi sul litorale caratterizzato da sabbia finissim e fare il bagno nell’acqua limpida facendosi pervadere così da un forte senso di tranquillità. Nei suoi meandri si scorge il Bacino di Acquatina, collegato al mare da due canali. Si tratta di uno specchio d’acqua dai caratteri lagunari, dove si trovano diverse specie di molluschi e crostacei, uccelli e piante acquatiche. Un appuntamento da non perdere in questo piccolo borgo è la Sagra del Pesce, che si svolge durante la prima decade di luglio.
A nord di Frigole si trova la località balneare di Torre Chianca, che prende il nome dalla sua antica torre costiera, oggi semidiroccata. Caratteristico qui è un piccolo isolotto antistante la costa, chiamato lu squeiu, ossialo scoglio. Di fianco, di notevole fascino sono i resti archeologici che si intravedono nel mare a circa 5-7 metri di profondità…una serie di pregiate colonne risalenti al II secolo a.C. Di particolare interesse naturalistico sono i Bacini Idume e Fetida, dove crescono alghe calcaree di acqua dolce e un’alga sommersa e fluttuante.
Procedendo a nord, passando per Spiaggiabella -famosa per il Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio-, si giunge a Torre Rinalda, che eredita il suo nome dalla vecchia torre, ormai caduta, costruita a scopo difensivo. La spiaggia è sabbiosa e l’acqua è verde e cristallina; nell’entroterra della marina si custodisce l’antica e importante Abbazia di Santa Maria di Cerrate del XII secolo (vd card Salento Archeologico). Infine Marina Casalabate: la costa è prevalentemente rocciosa e le acque limpide fanno da sfondo al lungomare e alla torre difensiva costiera chiamata Torre Specchiolla, risalente al XVI secolo, che conserva ancora le dodici caditoie.
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