
Castro, scorcio di Porta Terra
Castro, scorcio di Porta Terra
fotografo: Antonio Cantoto
Castro si può definire una rocca inespugnabile circondata per un perimetro complessivo di 700 metri da possenti mura, rafforzate nei punti strategici da torrioni e baluardi col circondario di merli. L’accesso era dato dalla ormai distrutta Porta Terra, contigua alla Torre del Cavaliere, il volume più alto del Castello risalente al periodo normanno. Il maniero è ubicato in Piazza Perotti dove, sul lato sinistro, si trova uno dei tanti belvedere del centro storico. Il Castello si sviluppa su 1.200 metri quadri di cui 900 occupati da un’imponente struttura muraria e 300 da un cortile interno di forma rettangolare. Risalente al XIII secolo, la struttura sorge sui resti di un precedente edificio di età bizantina o normanna che difendeva il borgo fortificato che è stato frotemente compromesso dall’attacco dei Turchi della fine del XVI secolo. Nel 1785 l’ing. Gioacchino Magliano in un suo scritto menzionò un Palazzo Baronale costituito da tredici stanze inferiori, sette superiori e due cisterne. Solo successivamente si capì che il riferimento era proprio al Castello di Castro che nel 1781 diventò Palazzo Baronale. Abitato prima dal barone Gennaro Rossi che acquistò la Contea, fu poi della famiglia De Rosa di Napoli e in seguito della famiglia Catalano che nel 1983 lo vendette al Comune di Castro. Il Castello era controllato da quattro torri (due quadrate, una rotonda e una rettangolare) e composto da un fossato e da un ponte levatoio, ormai rimosso. Per mezzo del cortile si può accedere a buona parte dei vani interni dove sono interrate due cisterne, una delle quali di pregevole fattura con copertura in pietra e pilastro di sostegno centrale. Le sale di tramontana, inframmezzate da archi, sono collocate in direzione nord del cortile, mentre quelle di ponente, grazie al declino naturale del terreno, necessitavano di minor difesa pertanto destinate a essere vani residenziali. La sala di levante oggi è andata persa, forse, per un certo periodo, è stata utilizzata come zona residenziale vista la presenza di due camini. A nord-est si trova il bastione di contrafforte, composto da grosse murature scarpate angolate al tiro nemico.
La bellezza del centro storico, con le sue stradine e le sue case a corte, può essere ammirata se da p.zza del Vescovado si prosegue per via S. Leone e per via Mameli. Qui si può godere del panorama grazie al belvedere piantato sulle mura. Si prosegue per via Barberini che, all’estremità, è caratterizzata da un’alta Torre rappresentante il più poderoso bastione della cinta muraria cinquecentesca, indispensabile per controllare la costa a sud di Castro e il porto.
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